martedì 4 gennaio 2011

Dan Peterson torna a Milano: Fenomenale!



Mamma butta la pasta…. Ci siamo abituati a sentirgli dire questa frase a Dan Peterson e, a dirla tutta, chi ha meno di trent’anni l’ha sentito solo così. Ma chi poi si è avvicinato al basket non può non aver sperimentato sul campo le sue invenzioni: difesa 1-3-1, attacco a L, eccetera eccetera.
Dan Peterson è stato un rivoluzionario della pallacanestro. E’ arrivato in Italia dalla sua amata Chicago per lasciare il segno e ci è riuscito, prima a livello nazionale a Bologna, poi in tutta Europa con l’Olimpia Milano. Ha portato in Italia campioni NBA del livello di Bob McAdoo e Mike D’Antoni che ancora oggi lo ricordano come maestro e grande amico.
Riparte da dove aveva lasciato ventitre anni fa, da una sfida con Caserta – i milanesi sperano con lo stesso risultato – per cercare di dimostrare che è ancora un inventore del basket e, nonostante gli anni d’assenza dal parquet, la pallacanestro è rimasta il suo pane quotidiano. Magari il ritorno inatteso può essere visto come una mossa di marketing della dirigenza meneghina, ma sicuramente Dan rappresenta un personaggio carismatico che può dare una scossa non solo ai giocatori in campo, ma anche ad un palazzetto ultimamente un po’ freddino come il Forum.
Non sono rare – infatti e purtroppo - le volte che a guardare una gara dell’Olimpia in tv si sentono i rumori delle scarpe che “sgommano” a terra, quando ben diversa è l’attrazione che le scarpette rosse hanno sempre suscitato nel loro pubblico.
Per il resto, che dire? Se dopo 23 anni di assenza dalla panca, a 75 primavere compiute, un uomo americano dice: “L’ho fatto per amore verso Milano e l’Olimpia. Non l’avrei mai fatto per nessun’altro”, forse siamo davanti a qualcosa di epocale che difficilmente rivedremo nello sport agonistico negli anni a venire. E se il Lipotn Ice Tea adesso è considerato “fenomenale”, lo deve solo a lui…

(Si ringrazia Michele per la collaborazione tecnica)

Per la foto 1: sportitalia

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