lunedì 3 gennaio 2011

"Vita da...": le recensioni/parla Alessandra Botto Rossa




Alessandra Botto Rossa è una giornalista. Scrittura veloce e timidezza in primo piano, è spesso richiamata nel libro. Ma più di tutti è un passaggio in macchina, una parola di conforto o di incoraggiamento, un sorriso, un caffè. Il tutto senza chiedere niente in cambio. E non è che proprio sia una cosa da niente.


Si legge tutto d’un fiato “Vita da”, il primo libro di una lunga serie che Elena ha deciso di regalarsi e regalare, mandando in stampa la sua raccolta di “perle quotidiane”. Ed è un regalo per tutti, perché tutti si possono ritrovare nelle pagine di questo libro che si presenta come “un microsguardo sulla quotidianità, per ritrovare energie e non prendersi troppo sul serio”. Certo sarà più facile ritrovarsi per chi si scoprirà (anche se sotto falso nome) protagonista delle avventure sul filo del surreale o delle battute spiazzanti che Elena ha messo nero su bianco, trascrivendo sul suo inseparabile Apple bianco gli appunti delle sue altrettanto inseparabili agendine Moleskine. Ma sarà una lettura piacevole anche per chi non conosce Elena e le persone che si è divertita a “fotografare” con ironia e affetto, in queste pagine. A tutti, ma proprio tutti, potrebbe essere capitato, o potrebbe prima o poi capitare, di vivere almeno un’esperienza simile a quelle raccontate in “Vita da…”. E sì perché in questo libro non ci sono vite straordinarie o storie di un altro mondo. C’è “solo” tanta vita che Elena ha saputo catturare, nella sua Verano come a Roma o a Berlino, e fermare nel tempo. Vita che invece, troppo spesso, ci passa davanti come se ne fossimo semplici spettatori, magari distratti da altri pensieri e altre faccende. Con Elena, che la vita la sa gustare con tutti i suoi sapori e i suoi profumi, no, non ci sono spettatori: tutti diventano protagonisti e piccole esilaranti parentesi di giorni iniziati come tanti altri, diventando La Vita. Vita da leggere, tutta d’un fiato. In attesa del “Vita da…” volume 2: Elena, che al lavoro è accanto a me alla scrivania, non ha infatti mai smesso di tirare fuori la sua agenda e annotare i “vivaci botta e risposta” (chiamiamolo così) tra i nostri colleghi o le argute riflessioni di Cristina, a cui non a caso è dedicato un intero capitolo.

Alessandra Botto Rossa

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