mercoledì 24 novembre 2010

Stalking e il "policamente corretto" per forza



Tre giornalisti, maschi, due dei quali potenziali stalker hanno partecipato - con imbarazzo - ad una conferenza stampa inerente all’apertura di uno sportello anti-stalking. La cosa potrebbe essere classificata come normale, come prassi lavorativa di un qualsiasi addetto all’informazione. E invece così non è. Il giornalista “non potenziale” - maschio adulto - si è ritrovato a fronteggiare due avvocatesse donne, due addette allo sportello e altre due giornaliste, ancora una volta donne. E mentre le addette ai lavori spiegavano le finalità dell’iniziativa, tanto è stato l’imbarazzo degli uomini presenti, in particolare di quello sposato con figli che non sa neanche usare la mail. “Ho avuto la sensazione che ce l’avessero con me” ha raccontato, mentre gli altri due hanno avuto rispettivamente un rapporto sessuale con l’hamburger del Mac Donald e l’altro una denuncia per persecuzione (per aver rubato la targa ad una tizia che gliela aveva fatta annusare!) non sembravano troppo preoccupati. Insomma, mentre il giornalista matto amante del Mac ha dichiarato apertamente: “E, ma poi c’è il pericolo che l’eventuale stalker diventi la vittima di una persecuzione ingiusta” (sarà parente del Silvio?), mentre il secondo gli dava corda, il nostro marito modello non ha avuto il coraggio di dire la sua poiché si è ritrovato all’interno di un vortice pesante in cui, questa volta, il sesso debole ha tirato fuori non solo le unghie, ma anche quel “politicamente corretto” che non accetta ragionamenti, obiezioni e vuole solo sentirsi dire “brave!”. Alla fine, i tre sono scappati via impauriti quasi chiedendosi: “Ma i giudici saranno preparati a riconoscere un vero stalker da una persona insistente?”. E ancora, il nostro marito modello ha aggiunto sottovoce e senza farsi sentire per non essere preso a borsettate “Guardate che se ai tempi miei ci fosse stato questo reato, oggi non sarei sposato con figli!”. Insomma, lo stalking (del quale si potrebbe anche usare un termine in italiano, prima che questo reato diventi una mania tipo i “glitter” e le “crocks”) è uno strumento importante: che non diventi però il solito mezzo di denuncia nelle mani di altrettanto pericolose invasate…solidarietà alle vere vittime di stalking!

Per la foto: picasaweb

Nessun commento:

Posta un commento