lunedì 20 dicembre 2010

"Vita da...": le recensioni /parla Lei: Cristina Tentorio


Cristina Tentorio recensisce "Vita da..". Ebbene sì. Anche lei ha deciso di fare questo grande passo. Laureata in scienze dell'educazione, ora lavora nell'azienda di famiglia, ma su tutto è una tizia che riesce a tenere in piedi centomila amicizie, che dà mille buche e che, soprattutto, dà milioni di spunti divertenti e unici. Ha una naturale inclinazione alla cazzata e alla gaffe. Che altro dire? La Tentorio è..la Tentorio: un'amica sincera, unica che ringrazio. Punto e basta.


Ho sempre immaginato la figura del giornalista come quella “… al posto giusto nel momento giusto”. Ecco… la Elena è proprio la mia giornalista ideale.
Vita da…” come ben si può intuire, non è un libro scritto a tavolino ma è una raccolta di attimi, battute, ricordi, gaffe e quant’altro. Tutto rigorosamente “genuino” come tale è l’autrice.
Per i lettori e per chi non lo sapesse, mio fratello Chicco tanto tempo fa, soprannominò la Sandrè, “Campagnola”; mi diverto sempre a sottolineare che Monza rispetto a Verano Brianza è una città e che “lì in campagna” invece, si guida il trattore e si vive ancora nei bar brulicanti di vecchietti aperitivizzati di prima mattina, di manifestazioni di paese e di eventi eccezionali come la morte di un vecchio sindaco.

Dal libro emergono spaccati di vita “campagnola” come mi piace chiamarla: la redazione, i consigli e i detti del grande Gianni e … lasciatemelo dire … un capitolo intero da “vita da bagno”… chi meglio della Campagnola potrebbe esprimere tali raffinati ed elevati argomenti!?
Non ci credevo o per lo meno, pensavo fosse davvero fantascienza… lei era sempre li, pronta a scrivere, anzi… ad imprimere l’attimo di una mia cazzata (e fidatevi… ne è pieno il libro!) di una battuta per niente scontata (bello questo Arezzo!) o di un avvenimento alquanto strano (…io passo la vita a fare l’hula hop e non in strada!). A tavola, nelle nostre mitiche cene tra donne che si raccontano la propria vita (tra una stellina e un’altra) al mare, la mitica Milano Marittima che ne ha viste tante, ma davvero tante (una rete insidiosa, una multa “bidonata”, ecc…), in macchina, la mitica pandina bianca che più di 100 km/h non raggiunge e le mitiche canzoni della Campa (ma dimmi tu cosa c’entra “Io lo so Signore” con Ambra Angiolini!).
Vita da” è pura memoria, il passato che ritorna presente e aiuta ad affrontare il futuro. È ritornare indietro con il pensiero, la risata pronta e quella semplicità quasi imbarazzante. È l’ombra di una figura che solo conoscendola dal vivo, alla luce del sole, si riesce ad apprezzare ed amare completamente, senza troppi convenevoli, senza troppa paura di dire o fare qualcosa di sbagliato… perché in ogni caso non c’è niente di giusto o di sbagliato ma è la vita, “Vita da…”.
Permettimi cara Campagnola di ringraziarti: “Vita da…” è e sarà il tuo tesoro, un pezzo importante quanto fondamentale della tua vita… e ormai è impresso, ogni volta ricordato. Io (ri)torno lì a quei momenti… me li ricordo come fossero ora, adesso. E non ricordo solo il momento in sé, ascolto le risate, sento la pelle d’oca che mi viene al suono delle mie cazzate, percepisco la nostra amicizia, quella vera.
Vita da…” non è un libro, è uno specchio. E non so cari i lettori, se sia sempre bello rivedermi sotto certe immagini… “Si, sono io la Tentorio!”… ma questa è la vita, no!?

2 commenti: