domenica 19 dicembre 2010

Libertà sessuale e libertà di offendersi



Passi che non è una situazione di immensa cultura da liceo. Ma venerdì, mentre mi addormentavo ho guardato Pomeriggio 5. Mi addormentavo alle 17? Sì e mi son svegliata alle 7 della mattina dopo. Avevo bisogno. Che ci dovete fare?Ho guardato il programma della Barbara nazionale e mi sono imbattuta in un mix di ipocrisia “alla sinistroide” veramente penosa. Ospiti della puntata erano il buon Vladimir Luxuria, la vincitrice di miss Trans 2010 e Alessia Mancini: non la meravigliosa velina di fine anni ‘90 che poi ha trovato poca fortuna (se non quella di aver sposato Flavio Montruccio: il ragazzo bellissimo del GF 2), bensì la Miss che all’ultima edizione targata Mirigliani è stata additata da tutti come trans. Il discorso ha visto la partecipazione anche del parlamentare leghista Gianluca Buonanno e della giornalista showgirl che ha fatto per prima il nome della Mancini, Selvaggia Lucarelli.

L’incontro tra la Miss e la Lucarelli “non è stato un trabocchetto” ha detto la D’Urso: e ha chiesto esplicitamente alla Mancini se volva andarsene o se avesse voluto invece aprire un contraddittorio.

Da qui, una sola infinita di ragionamenti che sintetizzo:

Perché ti sei offesa? Manco ti avessero dato della ladra…” V.Luxuria
Se volevi togliere qualsiasi dubbio, bastava mostrare una foto di te da piccola o una carta d’identità”. S. Lucarelli
Vado nei programmi per farmi conoscere per quello che sono”. A.Mancini
Ho semplicemente fatto il nome che tutti sapevano, ma che nessuno ha osato dire per la paura di querele. Dovresti farmi un bel bonifico per la pubblicità che ti ho fatto”. S. Lucarelli
Chi è lei per venire a chiedere a mia figlia la carta d’identità, lai mi ha rovinato la vita”. Madre di A.Mancini
Non è vero che una madre ha la vita rovinata perché tutti additato la figlia come un trans”. V. Luxuria commentando la frase della madre della Miss incazzatissima e con le lacrime agli occhi presente tra il pubblico.
Alessia non deve mostrare la carta come se fosse una delinquente”. V. Lussuria

Passi che ognuno della vita sua, finchè non rompe le palle agli altri, fa quello che gli pare. Passi che a maggior ragione, uno è libero di vivere la propria sessualità come crede e nel modo che più gli aggrada. Passi anche però che la sessualità rimane un aspetto della vita tanto personale, quanto delicato.

Non c’è niente di male ad essere trans (che me ne frega a me?). Come non c’è niente di male, credo e spero, ad essere donna piuttosto che uomo. Ma se una persona donna viene additata come uomo magari perché ha qualche pelo in più, oppure ha un fisico mascolino e cose di questo tipo: ha per caso il diritto di offendersi? Di risentirsi? Spero di sì. Dare dell’uomo ad una donna non è reato, ma è offensivo: perchè è nel proprio genere umano (naturale o artificiale che sia) che si va bramando la propria felicità. Altrimenti non saremmo tutti alla ricerca spasmodica dell’anima gemella: una ricerca che al 99% è fata di ormoni e sensazioni e non di parole da talk show.

La libertà di tutti (che sia di opinione o che si tratti di libertà sessuale) passa anche per la libertà di sentimento. E se una persona non gradisce un epiteto, può sempre alzare la mano e dire: guardate che essere additata come una persona che è diventata donna dopo essere nata uomo, mi dà fastidio. Non mi piace. Ha ragione Luxuria quando dice che la ragazza non è obbligata a mostrare alcuna carta d’identità, perché non ha fatto niente di male. E’ altrettanto vero che se tale carta o qualche foto d’infanzia fossero state mostrate dopo due giorni, la Mancini oggi non andrebbe in nessun programma tv a dire la sua: forse a suo discapito, visto che si sta facendo conoscere per quello che è….(ma chi ti conosce anche, mi viene da dire?).

Se la libertà sessuale è un affare delicato, lo è per tutti: Selvaggia Lucarelli ha detto che fosse capitato a lei si sarebbe fatta delle risate (e che le cose importanti della vita sono altre). Ognuno ha il diritto di vivere e di offendersi come e quando vuole. Ha anche il diritto di ridere: ma deve rimanere, spero, una scelta personale. A meno che non decidiamo di ridere o piangere a seconda di cosa pensa la Lucarelli.
E, volendo, ci sono anche cose più importanti di cui parlare, se la mettiamo su questo piano.

Il gossip esiste e bisogna farci i conti se si vuole fare un certo mestiere. Ma dal passare al moralismo che vorrebbe evitare certi discorsi (persone che decidono liberamente di cambiare sesso, omosessualità e cose di questo tipo), a quello che vorrebbe equiparare la libertà di essere donna, uomo, trans (sacrosanta) a quella di indicare a proprio piacimento le persone con l’una o l’altra definizione. Onestamente non ci sto. O meglio: si può fare tutto. Anche querelare o offendersi, però. La sessualità è una cosa delicata e trattarla con cattiveria non fa onore a nessuno. In questo caso, tutti hanno trattato la questione a proprio favore: la Lucarelli per fare i suoi scoop, Luxuria per difendere la categoria, la Mancini per ribaltare una fallimentare partecipazione al concorso. Tutti senza delicatezza a mio avviso.

Per la foto di Mancini: leiweb
Per la foto della Lucarelli: flickr

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