mercoledì 8 dicembre 2010

"Vita da...": le recensioni /parla Michele Mottadelli


Si va bene. Sono una paracula. Questa è la recensione del mio moroso (per i non lombardi e dintorni: ragazzo, fidanzato etc etc). Biotecnologo, è biondo, peloso e ama più i numeri delle parole. Ha a che fare con le macchine tutto il giorno, ma sto giro mi ha stupito. Buona l'organizzazione della frase. Un po' di parte (inevitabile, direi...).

Ho vissuto la nascita di "vita da", giorno dopo giorno, aneddoto dopo aneddoto. In ogni piccola azione giornaliera la nostra autrice è riuscita a trovare quel qualcosa di straordinario degno di essere messo nero su bianco. Tante piccole cose che quasi tutti noi avrebbero lasciato scorrere via senza dargli il giusto peso che meritano, perchè non siamo riusciti a capire, forse, che ogni piccolo gesto nasconde qualcosa di meraviglioso. Elena riesce a supplire alla nostra disattenzione registrando prima sul suo sempre presente quaderno poi in questo libro tutto ciò che perdiamo.
E' come rivivere ogni giorno passato sotto un altro punto di vista, più attento e scrupoloso. Ed è bello ritrovarsi a casa di Elena, alla "Dolce", nella caotica redazione di Seregno, per vivere questi pezzi di vita come se fossimo lì accanto a tutti i personaggi.
Vi sta parlando una persona che alcuni di questi momenti li ha goduti di persona, ma ogni volta che rilegge un aneddoto contenuto in "Vita da..." li vede in modo nuovo, ogni volta, come se fosse la prima.
Anche chi non sa dove sia la Dolce o non è mai entrato in casa di Elena potrà trovare nel libro qualcosa che gli ricorda la sua vita, perchè non sono narrati eventi eccezionali, ma eventi quotidiani che accomunano chiunque si avvicina a questa lettura.
Forse è proprio qui la forza del libro: ricordare a chi ha passato con Elena questi momenti come possono diventare indimenticabili, e strappare grasse risate per chi li legge (e ne sente parlare) per la prima volta, facendogli, magari, capire come anche la sua vita è circondata da momenti "vita da...".

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