sabato 8 gennaio 2011

"Vita da...": le recensioni/parla Ivan Bavuso


Questo è Ivan Bavuso. Giornalista, autoironico, consapevole, brontolone ma pigramente attivo. Lui è riuscito a fare la prefazione di questo libro e anche la recensione. Un mito


Scrivere la recensione a “Vita da”, dopo avere contribuito a riempire le pagine di questo divertentissimo libro firmandone la prefazione, non è impresa facile. Non lo è perché tutta la spinta creativa, quel poco di cui madre natura mi ha dotato, è stata spesa per tentare di buttare giù qualcosa di sensato. Ora, impelagandomi in questa recensione, dovrei trovare argomenti che risultino originali per “costringere” l’eventuale lettore a sfogliare l’opera di Elena Sandrè.
Costringere è un verbo che ho volutamente virgolettato per prendere in giro l’autrice, anche perché tutte le persone che, per colpa mia, si sono addentrate in questa lettura scanzonata e un po’ guascona, l’hanno praticamente bevuta con la stessa naturalezza con cui si beve una fresca bibita in un giorno d’estate.
Ad ogni modo “Vita da” è un libro che ti catapulta nel paradosso della quotidianità. Un paradosso che spesso ci sfugge perché non siamo abituati a guardare l’ordinario con occhi stravaganti e ironici. E’ un po’ come nella teoria del “fanciullino” di pascoliana memoria (e ora immagino cosa possa pensare lo sfortunato che si sia imbattuto in questa mia letteraria riflessione, posso persino sentire il rumore di zebedei che si infrangono sul pavimento) dove la sensibilità più acuta è rimasta prigioniera nell’età più tenera. Il pregio principale dell’autrice di “Vita da” è quindi quello di scorgere e saper poi raccontare scorci esilaranti della propria storia e quelli delle persone con cui si confronta ogni giorno.
Una lettura da non perdere capace di tenerti inchiodato alle pagine dalla prima all’ultima, per poi, metterti davanti al quesito dei quesiti: “Ma possibile che ci siano così tanti matti in giro?”
Ivan Bavuso

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