martedì 14 febbraio 2012

Partito Democratico Primarie Genova - Il pallone è mio e si fa come dico. Anzi, non si gioca più


Il Partito Democratico dovrebbe anzitutto capire i significati delle due parole che compongono il suo nome:

- Partito: Associazione di persone che condividono la medesima visione politica.
- Democratico: Aggettivo riferito a persone o sodalizi che tendano (per natura e intenti) al governo dei più, quindi del popolo.

Regola numero 1

- Non si può pretendere di inventare un gioco e di voler sempre vincere. Il pallone è mio e si fa come dico io: era rigore, lo batte il più forte dei miei. Anzi, se il portiere si leva, meglio ancora.

Regola numero 2

- Un militante del Pd dovrebbe sempre essere felice di qualsiasi risultato delle Primarie. Perchè, se non ci son stati brogli, vince il candidato scelto che ha ricevuto la maggioranza dei voti. Quindi, vince la democrazia, il democratico...

Domanda numero 1

Perchè aprire sempre ferite e drammi all'interno delle coalizioni e dello stesso Partito Democratico ogniqualvolta il candidato del Pd non vince le primarie (tra l'altro, la stragrande maggiorenza...)?

Domanda numero 2

Come convincere gli italiani di essere una forza alternativa se tutte le sante volte ci sono scene di delirio scolaresco come quelle viste a Genova?

Dal Messaggero. 
Dichiarazioni del sindaco uscente Marta Vincenzi: "Da maggio non ci sarà più un sindaco donna in nessuna grande città italiana, né di destra, né di sinistra" (Azz, che problema!).
Cita Ipazia, matematica, astronoma e filosofa di Alessandria d’Egitto, uccisa da una folla di cristiani in tumulto (ve l'ho detto che siamo a scuola).
"Comunque, a lei andò peggio. Oggi le donne riescono a non farsi uccidere quando perdono" (Non lamentiamoci quindi).

Quindi, il problema oggi è femminile. E' maschile. Ha vinto un uomo, non una donna. Ha vinto un uomo appoggiato da un omosessuale. Oddio, che cosa atroce. Doveva vincere una donna, per rivendicare quella lì, Ipazia d'Egitto (ironico, tutto).


Dal Messaggero/2
Pier Luigi Bersani: "E’ logico che, se ci si presenta con due candidati, il Pd rischia di perdere" (Ah, sì?)

Dal Messaggero/3
Sulle primarie, si va avanti così, ma lo stesso Bersani fa un’ammissione: "Sarebbe cosa buona, logica, normale, che il Pd scegliesse la sua candidatura per le primarie con una selezione interna".

E ma...così sarebbe meno democratico. No?

Per la cronaca: vince Marco Doria appoggiato dal Sel e il Pd perde con la Vincenzi e con Roberta Pinotti

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