domenica 26 dicembre 2010

La Banda dei Babbi Natale: un trama originale per tutti e bando alle inutili polemiche



La Banda dei Babbi Natale” è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 17 dicembre e si candida ad essere uno dei film più visti nel periodo di feste. Non può prendere la denominazione di “Cinepanettone” riservato da sempre alle pellicole di Boldi e De Sica, ma vanta una comicità per una volta non coatta (che non vuol dire romana), a tratti demenziale sicuramente, ma con una trama originale, diversa e differente che da sempre coinvolge i tre strani amici di Gino& Michele. Sì perché, badate bene, Aldo, Giovanni e Giacomo sono in grado sempre e comunque di rendere la vita di tutti i giorni da grande schermo. Vi pare che qualcun altro potesse mettere come sfondo di un film un torneo memorial di bocce con un folto pubblico in tribuna rendendolo un momento da pay tv? Diciamocelo: questa capacità nel cinema italiano ce l’hanno solo loro. E anche questa volta ci sono riusciti benissimo. Ammetterò che le risate distruttive dell’apparato digerente non sono moltissime, ma sono tanti i sorrisi e i risolini, quelli che ti rimangono dopo il film. L’interpretazione di Baglio, Storti e Poretti rispecchia a tratti l’italiano medio dei giorni nostri nelle loro caricature peggiori, se vogliamo: un uomo con due famiglie a distanza di cento chilometri l’una dall’altra, un disoccupato pelandrone con il vizio della Tris e un uomo (vedovo) con un Superio ingombrante che non si lascia andare ad una vita nuova. In tutto questo spuntano ottimi attori: su tutti la Finocchiaro che finalmente si è levata di dosso il personaggio della femmina maschiaccio ricca di comicità per interpretare i panni di una donna ironica e non consuetudinaria. E poi c’è lei: Mara Maionchi, perfetta – come lei stessa ha dichiarato – per il ruolo di suocera che per quelle due scene che fa merita un plauso per la simpatia, l’autoironia e, perché no, le capacità di recitazione che non guastano.


E’ notizia del TGCOM che alcune associazioni animaliste si sarebbero arrabbiate per come vengono trattati gli animali in questa pellicola. Effettivamente ci sono scene in cui il veterinario Storti fa una puntura letale al cane di sua suocera e un’altra in cui lancia il cane ad altezza grattacielo e gli fa sparare.O ancora, al centro delle polemiche ci sta lo scimpanzè perchè messo al di fuori del suo ambiente naturale...

Ma ragazzi… perdonatemi, ma amare gli animali non significa portare il loro diritto al rispetto della dignità al pari dell’uomo: o quanto meno non significa cercare di dar loro più dignità dell’uomo. Capisco che certe scene per chi ha una sensibilità particolarmente spiccata possano far storcere il naso: ma si tratta di scene talmente esagerate e fuori dalla realtà che è impossibile arrabbiarsi. "Gli animali, purtroppo - denunciano gli animalisti al TGCOM- vengono ridicolizzati seppure in una pellicola di genere grottesco, e la loro presenza non è funzionale alla storia”. Ma se ci sono scene in cui i protagonisti fanno male agli animali, non si vede mai (MAI) la cattiveria, ma sempre un evidente demenza che fa parte del geere del film.

Nell’ordine si sarebbero potuti arrabbiare: il Governo, perché c’è un simpatico Aldo Baglio che si rovina giocando d’azzardo, mentre da sempre le istituzioni scoraggiano questo comportamento. Tutti i disoccupati d’Italia, perché Baglio un lavoro non lo vuole, ma preferisce fare il mantenuto facendo venire rabbia a chi un posto lo cerca davvero. L’associazione ANS (Associazione Nazionale Suocere), visto che per ben due volte i tre amici tentano di ammazzare la Maionchi. I medici italiani che Giacomo Poretti dipinge come vendicativi e antipatici. La Polizia di Stato perché il poliziotto che aiuta il comandante (interpretato dalla Finocchiaro) non sa l’italiano e in genere non ci capisce molto. Quindi, tutti avrebbero potuto risentirsi. Ma se nella pellicola è evidente lo scherzo e, perché no, lo scherno…beh, forse anche gli animali due risate possono farsele. 
Una risata, ragazzi miei, una risata…

Per la foto: vivacinema

3 commenti:

  1. Ho una mezza intenzione di andarlo a vedere. Anche perchè penso ci sia ben poco di meglio nelle sale cinematografiche. Ne approfitto anche per farti gli auguri di buone feste.
    Leonardo

    RispondiElimina
  2. Volevo andare a vedere questo film, adoro (adoravo) questo trio ma mi hanno delusa molto questa volta....purtroppo gli animali sono più deboli dell'essere umano , vanno tutelati e non hanno la voce per difendersi...mostrare certi atteggiamenti, anche se in chiave comica, potrebbe suscitare spirito di emulazione in molti ragazzini cretini,non dimentichiamolo!

    RispondiElimina
  3. Ciao, ti ringrazio della tua opinione. Ma credo che se si ragiona in termini di "pericolo di emulazione", allora nelle pellicole non si può davvero più raccontare niente. Film con solo belle parole e mondi idilliaci non li andrebbe a vedere nessuno e non sarebbero da stimolo allo spettatore. Per quanto riguarda gli animali, beh, io li adoro: ho due gatti e credo di non essere mai riuscita ad ammazzare neanche una mosca (mannaggiamme!). Ma credo anche che gli animali da tutelare maggiormente siano sempre gli uomini e non si può dare questo compito ad un film comico che si va a vedere per farsi due risate e passare due ore di svago. Come dire: il problema vero è che Aldo, Giovanni e Giacomo tirano per i fondelli uno scimpanzè? Spero che la coscienza ritrovi un po' di buon senso. In ogni caso, ti consiglio di andare a vederlo, perchè senza vedere è difficile giudicare sulle parole dette da altri....grazie mille del commento ancora.

    RispondiElimina